FORSTERITE
Mg2SiO4
SISTEMA: Rombico
DUREZZA: 6 - 7
DENSITÀ: 3,2 - 3,3
SFALDATURA: Facile, distinta
SFALDATURA: Facile, distinta
FRATTURA: Concoide
COLORE: Da giallo a verde
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
COLORE: Da giallo a verde
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Vitrea
Compare in natura sotto forma di cristalli tozzi, il cui abito è dovuto alla combinazione del prisma verticale con il pinacoide laterale, la bipiramide rombica e il pinacoide basale. Talora il minerale si presenta anche in granuli irregolari.
Il colore può mancare o variare dal giallo al verde pallido. La forsterite ha lucentezza vitrea e frattura concoide. Con la fayalite forma una serie isomorfa, che prende il nome di olivina.
Il colore può mancare o variare dal giallo al verde pallido. La forsterite ha lucentezza vitrea e frattura concoide. Con la fayalite forma una serie isomorfa, che prende il nome di olivina.
CARATTERI DIAGNOSTICI - È infusibile al cannello e inattaccabile dall'acido cloridrico. Polverizzala e trattata con acido solforico concentrato, separa silice gelatinosa.
ORIGINE - La genesi del minerale è dovuta sia a cristallizzazione magmatica sia, più frequentemente, a fenomeni di metamorfismo di contatto.
GIACIMENTI - La forsterite quasi pura è poco diffusa sulla superficie terrestre. È presente nelle serpentìne di Snarum in Norvegia e, in piccoli cristalli ricchi di facce, nei geodi dei proietti vulcanici del Monte Somma (Vesuvio) e del Lazio.
La forsterite trovata nel calcare granulare di Bolton nel Massachusetts (Usa) venne denominata boltonite.
La forsterite trovata nel calcare granulare di Bolton nel Massachusetts (Usa) venne denominata boltonite.
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