Quantcast
Channel: Le parole sono pietre preziose
Viewing all 370 articles
Browse latest View live

APATITE (Fosfati - Phosphates)

$
0
0
Clicca immagine per ingrandire

I cristalli dell'apatite sono poco duri, hanno lucentezza vitrea e possono essere di tutti i colori: quelli blu, viola e verdi sono apprezzati in gemmologia. 
Presentano una sfaldatura basale debolissima, frattura concoide ed elevata fragilità. 
L'abito è prismatico esagonale con prismi terminati da bipiramidi o dalle facce della base: queste ultime, se particolarmente sviluppate, possono conferire al cristallo un abito decisamente tabulare. 
Le apatiti di genesi sedimentaria si possono trovare in concrezioni o ammassi granulari, di aspetto terroso oppure compatto, di piccolissimi cristallini praticamente amorfi, che prendono il nome di collofane.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Le apatiti sono talora confondibili con altre gemme: la più simile tra tutte, anche per la vasta gamma di colorazioni, che comprende il tipo incolore, è la tormalina.

ORIGINE - L'apatite è un minerale comune come accessorio di molte rocce ignee e metamorfiche, nelle quali può cristallizzare fin dai primi stadi del processo di solidificazione magmatica. I cristalli di maggiori dimensioni, tuttavia, hanno genesi pegmatitica. 
Le apatiti microcristalline di genesi sedimentaria, infine, sono spesso connesse a sedimenti in cui si sono accumulati abbondanti resti organogeni (scheletri animali, lische e così via).

GIACIMENTI - Apatiti di notevole qualità gemmologica sono originarie della Birmania, dello Sri Lanka (famose quelle gatteggianti) e del Brasile. Altre località di provenienza sono il Messico, il Canada e la Germania. 
In Italia, noti campioni di interesse collezionistico sono stati reperiti in Piemonte (nel Biellese, nelI'Ossola, in Val d'Ala) e in Alto Adige (nella Valle Aurina).

USI- L'apatite ha anche grande importanza industriale: si tratta infatti del più diffuso minerale contenente fosforo e, in alcune località, può costituire ampi depositi sedimentari di origine organogena, detti "fosforiti", fondamentali per I'industria dei fertilizzanlt e del fosforo.

USO GEMMOLOGICO - Il taglio più adatto per I'apatite è quello a faccette, con forme rotonde od ovali, più raramente quello a gradini. Le apatiti gatteggianti, invece, vengono tagliate a cabochon. 
Allo Smithsonian lnstitute di Washington è conservato un cristallo di apatite violacea (la più rara) del peso di 100 grammi. Una delle gemme più grandi del mondo, di colore verdastro, proviene dal Kenya e pesa 147 carati.



.

TETRAEDRITE - Solfuri (Solphures)

$
0
0
Clicca immagine per ingrandire

TETRAEDRITE

I cristalli di tetraedrite, che raggiungono anche dimensioni ragguardevoli (persino oltre i 15 cm), sono comuni, spesso nitidi e ben definiti. L'abito più frequente è dato dal tetraedro, talvolta con i vertici modificati dalle facce di un altro tetraedro e con gli spigoli interessati dalle facce del cubo. Il minerale, però, si può trovare anche in masse compatte o granulari. 
La tetraedrite forma, insieme al corrispondente solfuro di rame e arsenico, la tennantite, una serie continua di composti intermedi, spesso contenenti quantità variabili di altri elementi, come per esempio la freibergite (argentifera). 
Il colore della tetraedrite è grigio acciaio o nero ferro; è in genere opaca, ma certe varietà, se in schegge sottilissime, lasciano passare una flebile luce rossastra. 
La lucentezza è tipicamente metallica, tal- volta assai viva. 
Abbastanza dura e pesante, la tetraedrite non mostra una distinta sfaldatura; è invece fragile, con frattura indistinta subconcoide.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Fonde facilmente ed è solubile in acido nitrico.

ORIGINE - Si trova di solito in filoni idrotermali oppure in giacimenti metamorfici di contatto di bassa e media temperatura, nei quali è associata soprattutto a vari minerali di rame, piombo, zinco e argento.

GIACIMENTI E USI - Numerosi giacimenti importanti sono sparsi nel mondo: cristalli eccezionali provengono da Zacatecas in Messico, da Tsumeb in Namibia, da Virginia, North Carolina, Colorado, Montana, Utah e ldaho negli Stati Uniti, da varie località di Perù, Bolivia, Inghilterra, Norvegia, Svezia, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria. 
In Italia si trovano discreti campioni di tetraedrite nella Valle del Frigido e a Pietrasanta nelle Apuane, in Sardegna, nel Gran Paradiso (Aosta), a Boarezzo nel Varesotto, a Traversella (Torino). 
La freibergite è stata rinvenuta in Sicilia a Fiumedinisi (Messina) in distinti cristallini; la tennantite è conosciuta in tracce in Val Vedra nel Bergamasco, nel Vicentino, in Liguria e altrove.

É uno dei più importanti minerali del rame e dell'argento (quando contiene questo elemento).



TOPAZIO - Silicati (Topaz - Silicates)

$
0
0
Clicca immagine per ingrandire

TOPAZIO

Il topazio è un minerale durissimo: scalfisce il quarzo e viene scalfito dal corindone. E' pesante, fragile, perfettamente sfaldabile secondo la base.  E' trasparente con lucentezza vitrea.
Spesso si trova in natura in cristalli ben formati, con abito prismatico tozzo e dalle tipiche striature verticali sulle facce. Le varie colorazioni sono dovute alla presenza di tracce di ossidi di ferro o di cromo.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Il topazio non è attaccato dagli acidi, fatta eccezione per I'acido solforico, ed e infusibile. 
In alcune varietà il colore scompare dopo l'esposizione alla luce del sole o al calore; altre, al contrario, se riscaldate intensificano la colorazione bruno-rosata. 
Il topazio è l'unica gemma naturale con lo stesso peso specifico del diamante.

ORIGINE -Tipica gemma di genesi pegmatitico-pneumatolitica, si rinviene nei casi più comuni in cavità e filoni delle rocce di tipo granitico.

GIACIMENTI - I giacimenti più ricchi si trovano in Brasile, particolarmente nello Stato di Minas Gerais e nelle regioni di Teofilo Otoni e Serro. 
Altri importanti giacimenti di topazio si trovano in Pakistan, negli Urali, in Messico, nello Sri Lanka, nel Madagascar e in Nigeria. 
In Italia si rinvengono cristallini incolori o rosati nelle pegmatiti dell'Isola d'Elba e nel porfido quarzifero di Cuasso al Monte (Varese).

USO GEMMOLOGICO - Il taglio più usato per il topazio è l'ovale classico, molto adatto a evidenziarne i colori e i tipici giochi di luce. Diffusi però sono anche i tagli misti, come quello rettangolare a tavola e a gradini. Meno comune è il taglio cabochon, usato per topazi non trasparenti.




TORMALINA - Silicati (Tourmaline - Silicates)

$
0
0

TORMALINA
NaAl9(OH)7(BO3)3Si6O18
Sistema - Trigonale
Durezza - 7,0 - 7,5
Densità - 3,02 - 3,26
Colore - Incolore (allocromatica)
Lucentezza - Vitrea


Piuttosto che di un minerale, nel caso della tormalina è più giusto parlare di una famiglia. La formula sopra riportata, infatti, è puramente teorica, non corrispondendo a nessuna specie presente in natura. Più correttamente ancora, le tormaline vanno considerate come una serie abbastanza continua di miscele isomorfe, aventi composizione chimica e proprietà fisiche variabili entro limiti piuttosto ampi. 
Se si immagina di sostituire nella formula i nove atomi di alluminio con i gruppi Al8Li oppure Al6Mg3 restano libere alcune valenze che possono essere compensate da un aumento dei gruppi OH e da alcali. Così si hanno alcuni dei termini più comuni in natura: elbaite, dravite e schòrlite.
Le tormalìne formano cristalli prismatici spesso allungati (anche diversi decimetri) e terminati irregolarmente alle due estremità, talora tozzi oppure minuti e sottili come aghi. 
A volte si osservano anche aggregati bacillari paralleli, fascicolati o raggiati, e granuli irregolari. 
Le facce della zona verticale sono frequentemente striate in direzione parallela all'allungamento dei cristalli. 
Il colore dipende dalla composizione chimica ed è perciò variabilissimo: rosato, rosso, giallastro, azzurro, verde, brunastro o nero. Spesso si possono anche osservare tormaline incolori o policrome con i diversi colori disposti a zone concentriche oppure variabili nel senso dell'allungamento dei cristalli.

ORIGINE - Le tormaline sono minerali di origine pneumatolitica, diffusi nelle rocce abissali ricche di silice, particolarmente nei graniti e nelle formazioni filoniane acide di tipo aplitico e pegmatitico. Con frequenza si trovano anche negli scisti cristallini, nelle rocce metamorfiche per contatto e, come minerale di origine allogena (formatosi cioè in ambiente diverso), nelle rocce sedimentarie.

GIACIMENTI -  Bellissimi cristalli policromi provengono dalle pegmatiti del Madagascar. Magnifici sono pure i cristalli che si rinvengono a Pala, in California, nello Stato brasiliano di Minas Gerais, nelle alluvioni gemmifere dello Sri Lanka e negli Urali (Russia). 
In Italia splendidi cristalli policromi sono stati trovati nelle druse dei graniti dell'Isola d'Elba. 
Le pegmatiti compaiono anche nelle rocce pegmatitiche di Craveggia e di Candoglia in Ossola (Verbania), di Olgiasca sul Lago di Como e di altre località alpine.

USI - Oltre che in gemmologia il minerale, per le sue proprietà piezoelettriche, viene utilizzato in campo tecnico per misurare pressioni elevate e per determinare la frequenza di tensioni elettriche oscillanti.

USO GEMMOLOGICO - Le tormaline colorate possono essere sottoposte ai tagli più diversi, dato che si prestano ad assumere sia la forma rettangolare sia quella ovale o rotonda. Di solito si ricorre al taglio a cabochon nel caso di tormaline molto incluse, al fine di mettere in evidenza il fenomeno del gatteggiamento. 
Le tormaline sono utilizzate anche nei lavori di incisione.


ZIRCONE - Silicati (Zircon - Silicates)

$
0
0

ZIRCONE
ZrSiO4
Sistema - Trigonale
Durezza - 6,5 - 7,5
Densità - 4,55 - 4,67
Colore - Incolore (allocromatico)
Lucentezza - Da vitrea a subadamantina


Lo zircone contiene uranio e torio, elementi in grado di emettere particelle alfa durante il proprio decadimento radioattivo e di causare quindi la parziale distruzione della struttura del reticolo cristallino di questa gemma. Per questo motivo, si è soliti distinguere gli zirconi integri, a normale cristallinità, da quelli il cui reticolo è stato trasformato, a causa del bombardamento radioattivo, in una struttura amorfa. 
Gli zirconi integri sono considerati "di tipo alto", mentre gli altri, di solito traslucidi od opachi, vengono detti "di tipo basso". 
I primi, generalmente trasparenti, bruno-aranciati, rossastri, verdastri, azzurri e incolori, sono utilizzati in gioielleria. 
I cristalli di zircone hanno abito prismatico tozzo a sezione quadrata; le estremità sono spesso terminate da facce di bipiramide; più rari sono i cristalli allungati o esclusivamente bipiramidati. 
La lucentezza è tipica, da vitrea a subadamantina. 
Gli zirconi hanno sfaldatura indistinta, frattura concoide ed elevata fragilità.
La colorazione degli zirconi, essenzialmente dovuta a elementi radioattivi e alle "terre rare", è particolarmente sensibile ai trattamenti termici, grazie ai quali si possono ottenere bellissimi zirconi blu o aurei partendo da cristalli bruno-rossastri.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Alcuni zirconi sono fotosensibili, cioè sbiadiscono durante I'esposizione alla luce e recuperano la loro colorazione quando vengono posti nuovamente al buio.

ORIGINE - Gli zirconi sono comuni in buona parte delle rocce ignee, soprattutto di tipo granitico, e nelle loro derivate metamorfiche. Cristalli di discrete dimensioni si formano nelle pegmatiti. 
I principali giacimenti gemmologici sono di origine secondaria.

GIACIMENTI - Giacimenti di interesse gemmologico si trovano nelle ghiaie alluvionali di Sri Lanka, Birmania e Thailandia. Begli esemplari di zircone provengono inoltre dall'Australia, dagli Urali e dalla Norvegia. 
In Italia sono stati trovati pochi cristalli nerastri a Olgiasca(Como).

USO GEMMOLOGICO - Esclusi quelli incolori, gli zirconi sono solitamente tagliati in forme ovali o rotonde con tagli misti o a brillante, modificato mediante I'aggiunta di più file di faccette, soprattutto sul padiglione.



RODOCROSITE - Carbonati (Rhodochrosite - Carbonates)

$
0
0

RODOCROSITE
MnCO3
Sistema - Trigonale
Durezza - 3,5 - 4,0
Densità - 3,3 - 3,7
Colore - Rosa, rosso aranciato
Lucentezza - Da vitrea a madreperlacea

In genere la rodocrosite si presenta in aggregati microcristallini granulari o compatti, oppure in masse concrezionate con una struttura concentrica o stalattitica. 
Generalmente opaca, può essere rosa, rosa lilla o rosa-giallastro, con una colorazione distribuita più o meno omogeneamente. Spesso le masse aggregate sono ricoperte da una patina nero-bruna di ossidi di manganese di alterazione che maschera così la lucentezza da vitrea a madreperlacea, propria del minerale e osservabile sulle superfici di sfaldatura. 
Piuttosto rari e tuttavia stupendi sono i cristalli ben formati: debolmente traslucidi o trasparenti, soltanto di rado perfettamente limpidi, si possono presentare in romboedri perfettamente terminati oppure in scalenoedri, isolati ma anche in magnifiche druse di un intenso colore rosa-aranciato o rosso.

CARATTERI DIAGNOSTICI -  Il minerale può essere confuso con rodonite (silicato di manganese di colore rosa), con thulite manganesifera (sorosilicato di alluminio e calcio anch'esso rosa) o con calcite rosata. Si distingue da quest'ultima perché viene sciolta dall'acido cloridrico soltanto a caldo (la calcite è solubile nell'acido cloridrico molto diluito a freddo), dalla rodonite e dalla thulite per la minor durezza.

ORIGINE - Si trova all'interno di filoni metalliferi idrotermali o come prodotto dell'azione di fluidi idrotermali su rocce contenenti minerali di manganese; più raramente ha una genesi sedimentaria.

GIACIMENTI - Un tipico giacimento idrotermale è quello di Butte, nel Montana (Usa), importante soprattutto per le varietà massive; queste ultime, tuttavia, sono presenti anche altrove, specialmente in Argentina, Dal Colorado (Usa) provengono invece stupendi cristalli, in parte faccettabili. Gli esemplari migliori per colore e trasparenza giungono pero da Hotazel, in Sudafrica. 
In piccole masserelle; infine, la rodocrosite è stata scoperta in diverse località italiane, tra cui la Val Malenco (Sondrio) e l'Isola di San Pietro (Cagliari).

USI - Il minerale, quando è presente in concentrazioni notevoli, viene sfruttato industrialmente per ottenere il manganese, il quale è usato come disossidante nella metallurgia del ferro e per la preparazione di acciai speciali.

USO GEMMOLOGICO - I rari esemplari quasi trasparenti vengono faccettati con tagli a gradini, con poche tacce rettangolari od ottagonali. Le varietà massive del minerale si utilizzano nella manifattura di sferette per collane, cabochon e bracciali; in tal caso è spesso possibile ottenere effetti geometrico-cromatici diversi, tagliando l'aggregato parallelamente o perpendicolarmente alla direzione di allungamento dei cristalli.



CALCEDONIO - Ossidi (Chalcedony - Oxides)

$
0
0

CALCEDONIO
SiO2
Sistema - Trigonale
Durezza 7,0
Densità 2,6
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Da vitrea a grassa

Il calcedonio è costituito da un aggregato di piccolissimi cristalli fibrosi di silice cristallina paralleli tra loro, intimamente mescolati a porzioni di silice idrata amorfa o di quarzo microcristallino granulare. I microcristalli di quarzo sono generalmente disposti in successioni di bande parallele, oppure in aggregati sferici. 
In piccoli spessori il calcedonio è traslucido, altrimenti appare opaco con lucentezza vitreo-cerea; è piuttosto tenace e mediamente duro. 
Con il termine calcedonio si intende, in ambito gemmologico, solo il minerale dalle colorazioni tenui, lattiginose od opaline, biancastre, grigio-azzurre o bruno pallide, distribuite omogeneamente o in chiazze di diversa intensità,

CARATTERI DIAGNOSTICI - Un blando riscaldamento o semplicemente una prolungata esposizione al sole possono modificare il colore di alcuni calcedoni, dal giallastro o bruno a rosso o rosso arancio.

ORIGINE - Il calcedonio si trova come rivestimento di cavità o di fratture aperte nelle rocce ignee o sedimentarie. In esse viene depositato, da soluzioni acquose sature di silice, come minerale secondario, sia in strati o incrostazioni, sia sotto ,forma di masse concrezionate o stalattitiche. 
Qualche volta la formazione del calcedonio può essere il risultato della sostituzione, da parte della silice, di altre sostanze quali il legno, le ossa, alcuni gusci dì conchiglie e i coralli.

GIACIMENTI - Tra i giacimenti antichi ricordiamo quelli indiani dello Stato di Bombay e quelli toscani della zona di Volterra, sfruttati in epoca etrusca. 
Oggi le principali varietà di calcedonio vengono estratte in Brasile e Uruguay; in piccole quantità, il calcedonio è comunque presente in ogni Paese.

USI - Largamente utilizzato dalle civiltà antiche per produrre intagli, stampi, sigilli e cammei, oggi il calcedonio è usato soprattutto per fabbricare vasellame, utensili e oggetti di vario genere quali posate, tagliacarte, scatole portaoggetti e posacenere. 
In campo gemmologico, il calcedonio viene generalmente tagliato a cabochon.

VARIETÀ - Le varietà più note con colorazioni a bande sono I'agata, bianca, bruno-rossastra o giallognola, e l'onice, bianco o nero. 
Tra le varietà traslucide caratterizzate da una distribuzione omogenea del colore spiccano la
corniola, rosso arancio..., la sarda, di un rosso più bruno...., e il crisoprasio, verde mela o verde-giallastro uniforme. 
Meno noti sono i calcedoni eliotropio, verde scuro con chiazze rosso sangue...., e agata muschiata, pallida e opalescente, con inclusioni minerali filiformi di aspetto arborescente.

QUARZO AFFUMICATO (FUMÈ) - Ossidi (Smoky quartz - Oxides)

$
0
0


QUARZO AFFUMICATO (FUMÈ)
SiO2
Sistema - Trigonale
Durezza - 7,00
Densità - 2,65
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Vitrea


È una delle varietà più comuni del quarzo. Inconfondibile per la sua forma e per il colore, si rinviene in cristalli bruni di aspetto prismatico, spesso riuniti in gruppi di numerosi individui, anche geminati, di dimensioni che passano dalle varietà microcristalline agli individui colossali, anche di alcuni metri. 
La colorazione di questo minerale è da attribuirsi all'azione di determinate sostanze radioattive su cristalli 'inizialmente incolori: la maggior parte dei cristalli perde la propria colorazione se viene riscaldata a 300-400 °C, mentre altri diventano gialli. 
Nel quarzo affumicato possono essere presenti fratture con inclusioni liquide, cristalli aghiformi di rutilo, cristalli di granato rosso e cavità dai contorni geometrici (cristalli negativi).

GIACIMENTI E USI - I giacimenti più importanti si trovano in Brasile, Madagascar e Sri Lanka; cristalli giganteschi sono stati scoperti a Tiesengletscher (Canton di Uri, Svizzera). 
Data la loro bellezza, i migliori esemplari sono destinati alla gemmologia.

USO GEMMOLOGICO - Il quarzo affumicato è destinato come gemma sfaccettata in vari modi: i tagli più frequenti sono quelli a tavola o a gradini, ma vengono impiegati anche il taglio ovale e, più raramente, quello rotondo. Quando sono presenti inclusioni di rutilo, particolarmente piacevoli dal punto di vista estetico, si preferiscono i tagli a sfera o a cabochon. 
Al Museo di Berna sono conservati quattro esemplari di notevoli dimensioni (dai 62,5 ai 133,5 kg), ai quali sono stati dati anche dei nomi (Grossvater - "il nonno" - König - "il re" - Castore e Polluce).


GALENA - Solfuri (Sulphides)

$
0
0

GALENA
PbS
Sistema - Cubico
Durezza - 2,5 - 3
Densità - 7,2 - 7,6
Colore - Grigio piombo
Lucentezza - Metallica


La galena cristallizza in cristalli in genere di forma cubica, di un caratteristico color grigio piombo; essi appaiono inoltre opachi, con lucentezza metallica e sfaldatura perfetta secondo le facce del cubo. Più frequenti, tuttavia, sono le masse compatte, granulari, estremamente brillanti sulle superfici di frattura fresche ma destinate ad annerirsi con il tempo.

CARATTERI DIAGNOSTICI - È un minerale tenero, pesante e fragile. Fonde abbastanza facilmente, dando origine a un grumo giallo di litargirio (monossido di piombo); in acido cloridrico, a caldo, si scioglie con conseguente sviluppo di acido solfìdrico, dal caratterìstico odore di uova marce.

ORIGINE - I giacimenti di galena hanno in genere origine magmatica idrotermale, essendosi formati in seguito al consolidamento dei residui magmatici rimasti dopo la formazione di rocce come graniti e pegmatiti; in tal caso il minerale è associato a sfalerite, argentlte, quarzo e fluorite. 
La galena, però, è presente anche in ambiente sedimentario: si pensa che questi giacimenti siano derivati dalla concentrazione del minerale, originariamente disseminato nelle rocce. A questa genesi si fanno risalire i grandi depositi di galena che si trovano in rocce calcaree e dolomitiche.

GIACIMENTI E USI - I più ricchi depositi di galena sono quelli americani del distretto minerario dei Tre Stati (Missouri, Oklahoma, Kansas), il cui centro più famoso è Joplin. 
Molto estesi anche quelli australiani (Broken Hill), inglesi (Cumberland), messicani (Eulalia) e tedeschi (Andreasberg e Freiberg). 
In Italia sono stati per secoli sfruttati i giacimenti di Raibl (Alpi carniche), di Gorno e Dossena (Prealpi lombarde), di Monteponi e Montevecchia (Sardegna).
La galena è il principale minerale industriale per l'estrazione del piombo. Da alcune galene argentifere si ottiene come sottoprodotto I'argento.


SALGEMMA (Alite) - Alogenuri (Halite - Halides)

$
0
0

SALGEMMA
NaCl
Sistema - Cubico
Durezza - 2,0
Densità - 2,1 - 2,2
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Vitrea


Il salgemma cristallizza quasi esclusivamente in cubi, che spesso assumono una tipica conformazione - detta "a tramoggia" - consistente in una spiccata concavità delle facce del cristallo: tale fenomeno si verifica se la velocità di accrescimento di quest'ultimo, anziché risultare uniforme, è massima lungo gli spigoli e minima al centro delle facce. 
Il salgemma può essere, tuttavia, anche compatto o granulare. 
Trattandosi di un tipico minerale allocromatico, assume varie tonalità: oltre che incolore, può essere infatti nerastro per impurezze bituminose, oppure rosato, rosso o grigiastro, rispettivamente per inclusioni di sottilissime alghe, di ematite e di idrossidi di ferro. 
Il più frequente colore azzurro o violaceo, spesso distribuito in modo non uniforme sul cristallo, sembra invece originato da fenomeni di radioattività naturale. 
Vitreo, trasparente o traslucido, il salgemma è tenero, leggero e fragile, oltre che perfettamente sfaldabile in cubi.

CARATTERI DIAGNOSTICI- La principale caratteristica del salgemma è la facile solubilità in acqua, alla quale dà un gradevole sapore salato, non paragonabile a quello amaro e disgustoso prodotto dai sali di potassio e di magnesio.

ORIGINE - Si trova in depositi sedimentari derivati dall'evaporazione di acque saline di bacini chiusi, depositi che si rinvengono in rocce di diversa età geologica, raggiungendo talvolta estensioni e spessori molto consistenti. Piccole quantità del minerale, inoltre, hanno origine anche dalla sublimazione diretta di emanazioni vulcaniche.

GIACIMENTI - In Italia sono noti i giacimenti di salgemma di Volterra (Pisa) e quelli di varie località della Sicilia, soprattutto Cammarata e Racalmuto (Agrigento) e Calascibetta (Enna). 
Enormi depositi del minerale sono stati sfruttati a Stassfurt, in Sassonia, nel Salisburghese, in Austria, e soprattutto a Wieliczka, in Polonia. 
Altri giacimenti famosi si trovano in Svizzera (Bex, nel Cantone di Vaud), in Francia (Lorena) e in Spagna (Catalogna).
Al di fuori dell'Europa, importantissimi sono i depositi statunitensi di Louisiana, Kansas, Arizona e California, nonché quelli di Perù e Argentina.

USI - Il cloruro di sodio, sia ricavato dalle saline, sia estratto dalle miniere come salgemma, è un'indispensabile componente dell'alimentazione umana, oltre che un prezioso conservante alimentare. 
Nell'industria chimica si utilizza per ottenere sostanze quali la soda, la soda caustica e I'acido cloridrico.


ORTOCLASIO - Silicati (Orthoclase - Silicates)

$
0
0

ORTOCLASIO
KAlSi3O8
Sistema - Monoclino
Durezza - 6
Densità - 2,53 - 2,63
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Da vitrea a madreperlacea


L'ortoclasio cristallizza in individui per lo più prismatici e tozzi, meno frequentemente allungati, che possono raggiungere dimensioni perfino gigantesche. I cristalli, inoltre, sono quasi sempre geminati per compenetrazione o per contatto. ll minerale, tuttavia, si trova anche in cospicue masse compatte sfaldabili. 
Fragile e dotata di una frattura concoide, questa specie è dura ma piuttosto leggera; può essere trasparente e incolore oppure traslucida, opaca e colorata in bianco, grigiastro, rosato, giallognolo, con lucentezza da vitrea a madreperlacea e aspetto talvolta porcellanaceo; la sua polvere è sempre bianca. 
Presenta due piani di sfaldatura, fra loro ortogonali (da ciò il nome di ortoclasio che in greco significa frattura diritta).

CARATTERI DIAGNOSTICI - Al cannello fonde con difficoltà e dagli acidi è inattaccabile, fatta eccezione per l'acido fluoridrico che lo decompone completamente.

ORIGINE - È un minerale diffusissimo, tanto da essere considerato il più comune di tutti i silicati. È infatti componente di un gran numero di rocce magmatiche e metamorfiche; inoltre si trova in alcuni filoni metalliferi e, in granuli, anche in qualche roccia sedimentaria.

GIACIMENTI - Ortoclasio in bei cristalli, di colore biancastro o rosato, si osserva nei geodi dei graniti italiani di San Piero in Campo all'Isola d'Elba e di Baveno e Montorfano sul Lago Maggiore. 
Altrettanto belle sono le rocce scistoso-cristalline della Zillertal e della Valle di Vizze nel Trentino.

USI - L'industria della porcellana è quella che sfrutta in modo massiccio l'ortoclasio: questo minerale, mescolato con caolino e quarzo, forma una massa facilmente fusibile e plasmabile. I cristalli migliori, gialli trasparenti o con giochi di luce, trovano impiego in gemmologia.

VARIETÀ - Dal Monte Adula in Svizzera provengono splendidi esemplari della varietà trasparente, l'adularia, che quando si presenta opalescente con riflessi bianco-argentei viene detta anche pietra di luna
La valencianiteè una bella adularia bianca che proviene in bei cristalli dalle miniere del distretto Silver City (ldaho).
L'anortoclasioè un feldspato costituito da una soluzione solida dell'ortoclasio con l'albite; è cosi denominato perchè privo di frattura ad angolo retto. Si presenta in masse sfaldabili, lamellari o granulari, o in cristalli prismatici, di colore bianco grigiastro, verdastro o giallastro. Proviene da Pantelleria, dal Monte Kilimangiaro, nell'Africa orientale, da Franklin (New Jersey) e da molte altre località.


XANTOFILLITE - Silicati (Silicates)

$
0
0

XANTOFILLITE 
Ca(Mg, Al)3(OH)2Al2Si2O10
Sistema - Monoclino
Durezza - 3,5 - 6,0 .., a seconda della direzione
Densità - 3,0 - 3,1
Colore - Giallastro, verde, rosso-bruno
Lucentezza - Vitrea

La xantofillite appartiene al gruppo delle miche fragili.
Cristallizza nel sistema monoclino in minute lamelle pseudoesagonali, fragili, di colore giallastro, verde o rosso-bruno, con lucentezza vitrea e perfetta sfaldatura basale.

ORIGINE - La xantofillite, associata con il talco, è presente nelle rocce metamorfiche di epizona, quali i cloritoscisti e i talcoscisti. Con spinelli, grossularia, calcite e altri minerali la si osserva anche nei calcari metamorfici per contatto.

GIACIMENTI e USI - Venne trovata presso Zlatoust, negli Urali meridionali, a Quérigut nei Pirenei e, con calcite e monticellite, a Crestmore in California (Usa). 
In Italia fu osservata nelle rocce del gruppo dell'Adamello.


CALCITE - Carbonati (Carbonates)

$
0
0



CALCITE
CaCO3
Sistema - Trigonale
Durezza - 3
Densità - 2,71
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Vitrea

La calcite si presenta in natura in forme svariatissime: i cristalli possono avere abito prismatico, romboedrico, scalenoedrico o tabulare. Frequenti risultano inoltre gli aggregati granulari, paralleli, colonnari, lamellari, le venature a struttura fibrosa e i concrescimenti a struttura zonata. 
Nelle rocce è compatta e priva di forma cristallina. 
Il colore della calcite è molto vario: bianco, rosato, giallastro, bruno o verde. 
Spesso si trova in masse microcristalline compatte a formare i calcari che, metamorfosati, danno origine ad altre rocce con tipica struttura saccaroide (marmi). 
In masse fibrose costituisce gli alabastri calcarei.
Depositata da acque ricche di carbonato di calcio, dà origine alle caratteristiche formazioni carsiche (stalattiti, stalagmiti, cortine ecc.), alle ooliti, alle pisoliti e ai tipici travertini.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Parecchi cristalli sono fluorescenti ai raggi ultravioletti, emettendo luce rossa, gialla, rosa o azzurra. Spesso sono anche termoluminescenti. 
Solubile in acido cloridrico, la calcite mostra una vivace effervescenza. 
Piuttosto tenera, si lascia scalfire dal temperino. 
Dal punto di vista ottico, mostra il fenomeno della doppia rifrazione: infatti, un raggio luminoso, attraversando un minerale birifrangente, si scinde in due raggi che si propagano all'interno del cristallo con velocità diverse creando fenomeni di sdoppiamento.

ORIGINE - Tipico minerale di genesi sedimentaria, si forma sia per precipitazione chimica (evaporazione di soluzioni ricche di carbonato di calcio), sia per sedimentazione di resti inorganici di organismi marini che utilizzano il carbonato di calcio delle acque per la costruzione dei loro gusci (calcari organogeni). 
Può anche avere origine metamorfica e molto più raramente magmatica. 
Le rocce calcaree sono molto diffuse sulla superficie del nostro pianeta, ricoprendone più del 40 per cento, anche se in peso rappresentano solo il 4 per cento della crosta terrestre.

GIACIMENTI - Grossi romboedri limpidissimi di calcite si trovano nelle cavità dei basalti islandesi (spato d'Islanda). Cristalli di colore roseo o verdolino sono stati scoperti nel Cumberland (Inghilterra). Altre località famose sono Joplin, nel Missouri (Usa), e Freiberg (Germania). Notissimi sono i raggruppamenti di calcite di Fontainebleau (Francia), completamente ricoperti di sabbia, così come quelli provenienti dal Michigan (Usa), che inglobano dendriti di rame. 
In Italia sono conosciuti i romboedri del Passo della Porretta (Pistoia), del Sarrabus (Cagliari), dei Monti Lessini (Vicenza) e della Val di Fassa (Trento).

USI - Le masse compatte di calcite (calcari e marmi) vengono impiegate nell'edilizia, sia come costituenti del cemento, sia come pietre da costruzione e ornamentali; nell'industria chimica, per la preparazione di soda caustica, anidride carbonica e cloruro di calcio; in metallurgia, quali fondenti, e nell'industria dei fertilizzanti, come correttori di terreni. 
Le masse terrose sciolte di calcite vengono utilizzate come polveri per lucidare e nell'industria della gomma e delle vernici.

VARIETÀ - Per la presenza di elementi come il manganese, il ferro bivalente, Io zinco, il cobalto, il bario, il piombo e lo stronzio (che sostituiscono parzialmente il calcio) si possono avere diverse varietà del minerale: manganocalcite, ferrocalcite, zincocalcite, cobaltocalcite ecc.


AMAZZONITE - Silicati (Amazonita - Silicates)

$
0
0
Amazzonite, varietà di microclino

AMAZZONITE
KAlSi3O8
Sistema - Triclino
Durezza - 6
Denistà - 2,53 - 2,56
Colore - Bianco, giallo, rossastro
Lucentezza - Vitrea, madreperlacea


Il microclino rappresenta la modificazione triclina dell'allumosilicato di potassio, che dà origine anche al sanidino e all'ortoclasio. Si presenta in cristalli di colore biancastro, grigio, rosato o giallognolo, più raramente verde, molto simili, per abito e proprietà fisiche, a quelli dell'ortoclasio.

ORIGINE - Il microclino è un componente caratteristico di molte rocce di tipo granitico e gneissico.

GIACIMENTI - In distinti cristalli rosei si trova tra l'altro nel granito di Cala Francese alla Maddalena. Altre classiche località di provenienza sono negli Stati Uniti e negli Urali.

VARIETÀ - L'amazzoniteè una varietà pregiata di microclino: di colore verde o verde-azzurro, raramente si presenta in aggregati massivi, più spesso in cristalli ben formati, con abito tozzo e tracce evidenti dei piani di sfaldatura. 
Il colore potrebbe derivare dalla presenza di particolari difetti reticolari connessi alla presenza di impurità di piombo.

Le principali località di provenienza si trovano in Russia, nell'America Settentrionale, in Brasile, in India, nel Madagascar e in Tanzania.
Viene tagliata a cabochon oppure in sfere per la realizzazione di collane.



ARAGONITE - Carbonati (Carbonates)

$
0
0

ARAGONITE
CaCO3
Sistema - Rombico
Durezza - 3,5 - 4,0
Densità  - 2,95
Colore - Incolore, allocromatico
Trasparenza - Vitrea

Cristallizza in individui solitamente sottili e allungati, spesso riuniti in splendidi ciuffi o in gruppi raggiati. Si trova, però, anche in grossi cristalli geminati a forma di tozzi prismi esagonali, costituiti dall'unione di tre individui singoli; questi geminati sono facilmente riconoscibili perché mostrano angoli leggermente rientranti negli spigoli del prisma e soprattutto perché le loro facce basali sono striate in tre diverse direzioni, corrispondenti ciascuna a un singolo cristallo. 
Talvolta il minerale si presenta anche in forme globulari o stalattitiche, in masse compatte fibrose o come incrostazione. 
Incolore e trasparente, oppure variamente colorata e traslucida con lucentezza vitrea, l'aragonite è abbastanza dura, pesante, fragile e dotata di sfaldatura prismatica apprezzabile ma non facile. 
Vanta numerose varietà, tra cui l'aragonite coralloidein bianche ramificazioni simili al corallo, detta anche flos-ferri ("fiore di ferro") perché scoperta nelle miniere di ferro della Stiria..., l'aragonite pisolitica, in concrezioni sferoldali...., la tarnowitzite..., e la nicholsonite, contenenti rispettivamente piombo e zinco.

CARATTERI DIAGNOSTICI - L'aragonite è solubile in acidi anche diluiti e freddi, con vivace effervescenza: in ciò somiglia molto alla calcite, da cui tuttavia si distingue per la perfetta sfaldatura romboedrica di quest'ultima. Alcuni campioni mostrano alla luce ultravioletta fluorescenze di vario colore (azzurro, rosa, giallo). Infine, in condizioni normali di temperatura e pressione, questa specie risulta abbastanza instabile e tende a trasformarsi in calcite, fenomeno che viene accelerato dal riscaldamento.

ORIGINE - Meno comune della calcite, l'aragonite è un minerale che si trova soprattutto in depositi di bassa temperatura, formatisi in prossimità della superficie terrestre (grotte, zone di ossidazione di giacimenti minerari, sorgenti calde). 
Si rinviene anche in alcune rocce sedimentarie e metamorfiche.

GIACIMENTI E USI - E' stata scoperta in numerose località italiane. In fessure di rocce serpentinose è segnalata a Cogne ed Emarese (Aosta), a Franscia, in Val Malenco (Sondrio), e al Monte Ramazzo, presso Sestri Ponente (Genova). 
Nelle cave di marmo "grigioperla" del Passo della Borcola (Vicenza) e in quelle di arenaria presso Agordo (Belluno), l'aragonite si presenta in individui aghiformi, mentre in masse cristalline fibrose o raggiate, bianche o azzurre (queste ultime note con il nome di mossottite), si trova presso Gerfalco (Grosseto). 
In cristalli il minerale si rinviene anche nelle cavità delle lave del Vesuvio e dell'Etna, ma gli esemplari migliori, talvolta geminati e pseudoesagonali, provenivano dai giacimenti di zolfo romagnoli e siciliani.
Trova impiego come pietra ornamentale solo nelle varietà alabastrine.


Aragonite coralloide
  




SPINELLI - Ossidi (Spinel - Oxides)

$
0
0

SPINELLI

La famiglia degli spinelli comprende ossidi con la formula generale XY2O4, dove X e Y rappresentano rispettivamente metalli bivalenti (magnesio, ferro, zinco e manganese) e trivalenti (alluminio, ferro e cromo). 
I vari metalli possono miscelarsi fra loro, dando origine a una vasta gamma di varietà diverse: in natura, perciò, i composti puri sono rarissimi. 
Cristallizzano nella classe esacisottaedrica del sistema cubico, dando spesso origine a geminati. 
Alcuni spinelli rappresentano i primi prodotti della cristallizzazione del magma e sono perciò presenti in molte rocce.eruttive. Non sono rari nelle rocce metamorfiche.
Gli spinelli più diffusi, quelli che tratterò in questa sede, sono la gahnite, lo spinello in senso stretto, la magnetite, la cromite e la franklinite.


MAGNETITE - Ossidi (Oxides)

$
0
0

MAGNETITE
Fe3O4
Sistema - Cubico
Durezza - 6,0 - 6,5
Densità - 5,2
Colore - Nero
Lucentezza - Metallica

La magnetite è il più ricco minerale di ferro e cristallizza nel sistema cubico, in ottaedri o rombododecaedri perfetti, neri e lucenti, con facce striate. Di solito, pero, si trova in masse compatte e granulari color nero ferro, con iridescenze bluastre. 
Ha lucentezza metallica ed è opaca alla luce; la polvere è nera. 
Fragile, priva di sfaldatura, molto pesante, risulta dura e perciò difficilmente scalfibile anche con la lama di un temperino.

CARATTERI DIAGNOSTICI - La magnetite è fortemente magnetica (viene attratta da una calamita) e talvolta anche magnetopolare (attrae gli oggetti di ferro), essendo quindi una calamita naturale. Non si altera con facilità.

ORIGINI - La magnetite è diffusa in tutte le rocce. Tipica è però la genesi per segregazione magmatica, caratteristica delle rocce femiche e ultrafemiche, ricche cioè di ferro e magnesio: il minerale, durante il consolidamento della massa magmatica, è tra i primi a formarsi e in seguito si concentra a causa del suo elevato peso specifico. Comune, tuttavia, è anche l'origine idrotermale, vale a dire per cristallizzazione dai fluidi residui dopo la formazione di rocce qua|i., per esempio, graniti e pegmatiti. 
Grandi quantità di magnetite si trovano poi in ambiente sedimentario, cioè in sabbie derivate dal disfacimento di rocce che la contenevano. 
Poiché il minerale è pesante e poco alterabile, si concentra facilmente.
È inoltre abbondante anche negli "skarn", originati dal contatto di una massa plutonica con le rocce circostanti.

GIACIMENTI - Depositi di segregazione magmatica di notevole importanza economica sono presenti a Kiruna, in Svezia, dove la magnetite è associata a silicati di ferro grazie ai quali, durante il trattamento siderurgico, si forma naturalmente un pregiato acciaio al silicio di elevata durezza. 
Grandi giacimenti si trovano anche nella Repubblica Sudafricana, negli Stati Uniti (lron Spring, lron Mountains) e in Russia (Urali). 
In Italia e noto il giacimento di segregazione magmatica di Cogne, in Valle d'Aosta, ma anche quello idrotermale di Capo Calamita, all'lsola d'Elba: in quest'ultima località, come a Magnet Cove (Usa), è stata scoperta la calamita naturale. 
Bei cristalli provengono dalla Valle di Binn (Svizzera) e dalla Val Malenco (Sondrio), associati ad amianto, dalla Val di Ala e da Traversella (Torino), dalla Valle di Vizze (Bolzano), dal Vesuvio (Napoli), dai Vulcani Laziali e dalla regione della Nurra (Alghero).

USI - La magnetite è utilizzala nell'industria siderurgica per la preparazione di acciai speciali. In alcuni casi dalle sue scorie è possibile recuperare il vanadio e il fosforo.



MUSCOVITE - Silicati (Silicates)

$
0
0

MUSCOVITE
KAl2(OH, F)2AlSi3O10
Sistema - Monoclino
Durezza - 2,5
Denistà - 2,76 - 2,88
Colore - Incolore, allocromatico
Lucentezza - Madreperlacea

I suoi cristalli sono per lo più tabulari, con le facce del prisma solcate a volte da profonde striature orizzontali. Oltre che in distinti cristalli, la muscovite si rinviene frequentemente in scaglie disseminate nella roccia o in pacchetti di lamine di spessore ed estensione variabili. 
È facilmente sfaldabile e le singole lamine sono flessibili ed elastiche. 
La muscovite tipica è incolore oppure colorata in varie tonalità di grigio. Questa tinta conferisce al minerale, insieme alla lucentezza prevalentemente madreperlacea, un caratteristico aspetto argenteo. 
La paragoniteè la mica equivalente alla muscovite, con il sodio al posto del potassio. 
Alla stessa serie appartengono inoltre la glauconite (mica ferrifera di sodio, potassio e calcio), la seladonite e la roscoelite.

CARATTERI DIAGNOSTICI - È insolubile negli acidi e difficilmente fusibile.

ORIGINE - Minerale comunissimo, si trova specialmente in graniti, pegmatiti granitiche, scisti, gneiss e altre rocce metamorfiche. In sottili lamine argentee è frequentissima anche nelle sabbie e nelle arenarie.

GIACIMENTI E USI - In Italia buoni esemplari provengono dalle pegmatiti di Montescheno, nell'Ossola, da quelle di Piona, sul Lago di Como, e dalle fessure di alcuni gneiss alpini (Baceno, Villadossola e Premia, in Piemonte; Valle Aurina, in Alto Adige). 
In Europa è diffusa in Norvegia, Svezia, Austria e Svizzera. 
La muscovite è un ottimo isolante termico ed elettrico.



VARIETÀ - La fuchsiteè una muscovite cromifera che si presenta in masse di colore verde.

ALMANDINO - Silicati (Almandine - Silicates)

$
0
0

ALMANDINO
Fe3Al2(SiO4)3
Sistema - Cubico
Durezza - 7,0 - 7,5
Densità - 4,3
Colore - Rosso-violaceo, rosso-bruno
Lucentezza - Da vitrea a resinosa

I cristalli, in prevalenza traslucidi, sono solitamente arrotondati, hanno abito rombododecaedrico o icositetraedrico, con frequente combinazione delle due forme; il colore è rosso-violaceo o rosso-bruno, più raramente rosso aranciato, e la lucentezza è vitrea o resinosa. 
L'almandino è il più duro tra tutti i granati, non sfalda, è mediamente fragile e ha frattura concoide.

CARATTERI DIAGNOSTICI - Talvolta può avere discrete proprietà magnetiche. Al suo interno l'almandino può presentare anche delle inclusioni di aghi di rutilo, responsabili del fenomeno dell'asterismo, che si manifesta come una stella di luce riflessa a quattro o sei braccia.

ORIGINE - La sua formazione avviene prevalentemente in rocce metamorfiche scistose, in pegmatiti granitiche oppure in rocce basiche.

GIACIMENTI - Molto noti i giacimenti indiani e quelli dello Sri Lanka. Altre località di provenienza dell'almandino sono il Brasile, I'America Settentrionale e il Madagascar.
Magnifici esemplari provengono dalle pegmatiti della Val Codera (Sondrio).

USO GEMMOLOGICO - L'almandino viene sfaccettato in tagli misti o a rosetta, oppure tagliato a cabochon e, come si usava nei secoli scorsi, scavato all'interno al fine di ridurne lo spessore e, conseguentemente, diminuirne I'eccessiva saturazione di colore.


Cristalli di almandino con abito rombododecaedrico su matrice scistosa

                                   

VESUVIANITE - Silicati (Silicates)

$
0
0
  
VESUVIANITE
Ca10(Mg, Fe)2Al4(OH)4(SiO4)5(Si2O7)2
Sistema - Tetragonale
Dureza - 6,5
Densità - 3,27 - 3,45
Colore - Incvolore, allocro,matico
Lucentezza - Da vitrea a resinosa

La vesuvianite o vesuviana o idocrasio è un minerale, un sorosilicato che cristallizza in rocce metamorfiche ricche di calcio. Esiste anche nelle varietà californite e ciprina.
La vesuviana presenta un abito variabile, da tabulare a bipiramidato, fino a prismatico tozzo, allungato o aciculare. 
Si tratta di un minerale abbastanza duro, fragile, con frattura concoide e una sfaldatura prismatica molto difficile. 
I cristalli di vesuvianite, con lucentezza da vitrea a resinosa, sono traslucidi o più raramente trasparenti, soprattutto alle estremità, e presentano spesso alcune striature sulle facce. 
Hanno tonalità variabili dal verde-giallastro al bruno, con sfumature rossastre; più raramente possono essere gialli, rosso-violacei o blu-verdastri: il colore, comunque, è legato alla presenza di elementi quali ferro, rame, titanio e manganese.

CARATTERI DIAGNOSTICI - È difficilmente attaccabile dall'acido cloridrico. Al cannello fonde con facilità trasformandosi in un vetro spumoso di colore bruno o verdastro.

ORIGINE - La vesuvianite è un minerale tipico di rocce calcareo-dolomitiche metamorfosate al contatto con masse magmatiche in via di raffreddamento; inoltre si rinviene nelle rodingiti presenti in formazioni di tipo serpentinoso.

GIACIMENTI - I giacimenti più importanti da cui provengono le varietà trasparenti sono situati in Canada, Pakistan, Kenya e Messico. Una varietà rarissima, la ciprina, è stata trovata in Norvegia e nel New Jersey (Usa), mentre la varietà californiteè frequente, oltre che in California, nel Québec e in Russia. 
In Italia, tra le località note per i loro magnifici cristalli, in genere di piccole dimensioni, ricordiamo il Vesuvio (Napoli), la Val d'Ala (Torino), la Valle della Gava (Genova), la Val Malenco (Sondrio), la Val di Fassa (Trento) e Pitigliano (Grosseto).

USO GEMMOLOGICO - Le vesuviane trasparenti vengono tagliate a gradini, in forma rettangolare o quadrata. La californite, invece, si utilizza in gioielleria in frammenti lucidati dalle forme barocche o tagliati a cabochon, ma anche per creare oggetti scolpiti.




Viewing all 370 articles
Browse latest View live